La conta dei CHO: Istruzioni per l’uso

Sono stati demonizzati i CHO. La conta dei CHO è un metodo Scientifico che sfata tutte le false credenze riguardo l’Alimentazione nella Malattia Diabete Mellito.

 

 

La persona con diabete oggi con le giuste conoscenze, le giuste dosi e un po’ di impegno può avere una vita flessibile grazie alla conta dei carboidrati.

 

La conta dei Carboidrati o calcolo dei Carboidrati, rappresenta un nuovo approccio

alla cura del diabete. E’ un metodo di pianificazione del pasto che richiede un poco

d’ impegno ma permette flessibilità e libertà di scelta nell’alimentazione,

in pratica ci permette di regolare le dosi di insulina in funzione della quantità

di carboidrati che si consumano nei diversi pasti.

Può essere considerato lo stato dell’arte della Terapia Nutrizionale, può essere proposta a tutte le persone con diabete mellito in terapia intensiva o con microinfusore.

Imparare il calcolo dei carboidrati richiede un minimo di impegno, non è cosa di un giorno, ci vuole la conoscenza e pratica nella quotidianità.

In primis apprendere cosa sono i carboidrati, in quali alimenti sono contenuti e quale ruolo svolgono nell’organismo.

 

L’importanza dei carboidrati

I Carboidrati sono nutrienti indispensabili e vengono chiamati anche zuccheri o glucidi (da glucos = dolce). La loro importanza consiste nel fatto che forniscono rapidamente energia necessaria alle cellule del nostro corpo. L’assunzione giornaliera raccomandata è pari al 45-60% dell’apporto calorico totale, con preferenza per i carboidrati a lento assorbimento.
Occorre conoscere quali sono gli alimenti che contengono carboidrati e quali invece non li contengono, o che comunque ne contengono parte irrilevante per cui influiscono poco sul tasso dello zucchero nel sangue (Glicemia)

Ecco la lista:

 

 ALIMENTI CARBOIDRATI O ZUCCHERI (CHO) PROTEINE GRASSI DI ORIGINE ANIMALE GRASSI DI ORIGINE VEGETALE
LATTE E LATTICINI Si, contengono uno zucchero chiamato lattosio SI SI NO
PANE E PASTA Si, in maniera prevalente SI NO in quantità minime
CEREALI E DERIVATI IN GENERE Si, in maniera prevalente SI NO in quantità minime
LEGUMI SI SI NO SI
CARNE, PESCE, UOVA In misura nulla o molto bassa SI SI NO
FRUTTA Si, contengono uno zucchero, il fruttosio In misura trascurabile NO In misura trascurabile
VERDURA Si in misura non considerevole, eccezion fatta per la patata

 

In misura trascurabile NO In misura trascurabile
CONDIMENTI NO NO Burro, margarina, strutto, lardo, panna Olio d’oliva e di semi

 

 

 

TRASFORMAZIONE DEGLI ALIMENTI ASSUNTI

CON L’ALIMENTAZIONE IN GLUCOSIO

ALIMENTO GLUCOSIO TEMPO
CARBOIDRATI 90% 45-60 MIN
PROTEINE 60% 4 ORE
LIPIDI 10% MOLTE ORE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N.B. Se assunti in quantità corretta e costante i grassi e le proteine contribuiscono in scarsa misura al fabbisogno insulinico

 

Il passo successivo richiede un allenamento di memoria e di attenzione. Bisogna imparare quanti carboidrati ci sono in una determinata quantità di alimento, ad esempio:

Carboidrati con prevalenza di amido

(gr. di carboidrati per 100 di alimento al netto degli scarti) mediamente contengono:

pane              55

pasta              75

riso                 80

pizza               53

cracker salati   80

fette biscottate 83

legumi secchi   55

fiocchi di mais   88

biscotti secchi   79

 

 

 

 

Carboidrati con prevalenza zuccheri semplici

(gr. di carboidrati per 100 di alimento al netto degli scarti)

 

Zucchero da cucina    100

Latte                         5

Miele                       80

Marmellata              58,7

 

 

Bevande zuccherate x 100 gr.

Succo di frutta  15

Succo di Arancia 8

Birra                4,5

Coca cola        11

Gassosa          10

 

Frutta x 100 gr.

Albicocche, arance, anguria,fragole,limoni 6

Ananas, ciliegie,pere,susine, mele             10

Fichi,uva, banane,mandarini                     14

 

 

 

Ecco un esempio di un pasto:

 

Alimenti Gr. al crudo Gr. x CHO :100 Quantità di CHO
Pasta al pomodoro 60 g 60 x 75 : 100 45 g
Vitello arrosto 100 g 100 x 1 : 100 1 g
Olio d’oliva 1 cucchiaino   —–
Pane 30 g 30 x 55 : 100 16,5 g
Insalata verde 150 g 1 x 150 : 100            10 g
pera 100 g                100 x 10: 100            10 g
  TOTALE CARBOIDRATI 82,5

 

 

 

 

Cosa bisogna fare? Bisogna memorizzare la quota di carboidrati contenuta in ogni alimento, e valutare con precisione il peso della razione scelta. All’inizio allenarsi utilizzando la bilancia e pesare gli alimenti a crudo e/o a cotto, successivamente

Si potranno utilizzare le unità di misura alternative es. il cucchiaio, il mestolo il bicchiere, il pugno ecc.

Tutto questo permetterà a riconoscere ad occhio il peso di una porzione media dei diversi alimenti che si consumano più frequentemente e quindi poter facilmente contare i carboidrati in essa contenuti, ogni tanto mettiamoci alla prova stimando le porzioni e controllando con la bilancia.

L’attenta lettura delle etichette nutrizionali che si trovano sui cibi confezionati riportano con precisione le percentuali dei nutrienti, e potranno esserci di aiuto.

Il passo seguente è quello della verifica, per almeno due settimane in condizioni di vita normale annotiamo su un diario le glicemie secondo lo schema suggerito dal diabetologo, la quantità di carboidrati consumati ad ogni pasto,

la dose d’insulina praticata ed eventuale attività motoria o episodi di ipoglicemia.

 Calcolare la quantità di Insulina

Una volta imparato a contare i carboidrati del pasto si può regolare la dose di insulina in base all’introito di carboidrati.

 A questo punto non ci resta che individuare il nostro rapporto insulina /carboidrati

ovvero bisogna sapere quanti grammi di carboidrati sono metabolizzati da un’unità di insulina. Ovviamente il calcolo è applicabile solo se le glicemie riscontrate rientrano nel target concordato con il diabetologo.

Mediamente una persona magra con una unità di insulina ‘metabolizza ’ 20 grammi di carboidrati, una persona in sovrappeso metabolizzerà con una unità di insulina 10 grammi.

È importante ricordare che il rapporto insulina/carboidrati varia da persona a persona e può essere diverso per la colazione, il pranzo e la cena.

 

RAPORTO INDIVIDUALE INSULINA /CARBOIDRATI:

 

grammi di carboidrati introdotti con il pasto

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 dose di insulina rapida iniettata prima del pasto

 ESEMPIO:

glicemia prima del pranzo 120 mg

100 gr. di cho   (70gr. pasta, 40 gr. pane, 150 gr pollo, 200 gr. di pera)

Dose praticata 5 unità

Glicemia due ore dopo il pranzo 135 mg

In questo caso il rapporto ins/CHO è di 1: 20 (100gr di CHO: 5 U di insulina = 20 gr)

Cioè una unità di insulina mi fa assumere 20 gr. di carboidrati

 In alternativa vi è un altro metodo la regola del 500

Nel caso in cui la glicemia postprandiale rientri nei target si dovrà dividere 500 per la dose totale di insulina giornaliera il risultato ottenuto esprime i grammi di carboidrati che 1 unità di insulina ultrarapida permette di utilizzare

 Come effettuare le correzioni
A volte, se si riscontra una glicemia troppo alta prima di un pasto, potrebbe essere necessario di dover adeguare la dose di insulina. Per calcolare la quantità supplementare di insulina a quella già prevista occorre calcolare il cosiddetto fattore di sensibilità. Esso si ottiene dividendo un numero fisso (1500 per chi usa l’insulina rapida o 1800 per chi usa l’analogo rapido ) per il numero totale di unità giornaliere (la media). Il valore ottenuto rappresenterà la quantità di calo glicemico espresso in mg/dl ottenibile aggiungendo un’unità di insulina.
Ipotizzando una quantità totale di insulina rapida giornaliera di 45 U il calcolo sarebbe il seguente

1500 o 1800 : totale unità giornaliere

insulina

= calo previsto in mg/dl per unità aggiunta
Numero fisso

1800

: 45 U = 40 mg

 

In pratica dividendo l’eccedenza di insulina misurata rispetto al valore ottimale per il fattore di sensibilità si ottengono le unità di insulina da aggiungere a quanto già calcolato per correggere la glicemia.
Ipotizzando un’eccedenza di insulina pari a 80 mg/dl il calcolo sarebbe il seguente:

 

eccedenza misurata espressa in mg/dl : calo previsto per ogni unità aggiunta (fattore di sensibilità) = unità da aggiungere al fabbisogno insulinico stimato
80 mg : 40 mg = 2.0 U