IL NEMICO È LA SEDENTARIETÀ

da www.modusonline.it | LUG-2013

L’esercizio fisico riduce i fattori di rischio sia del diabete sia cardiovascolari. Ma cosa s’ intende esattamente? I ricercatori dell’università di Leicester hanno utilizzato i dati di due studi ancora in corso sulla prevenzione del diabete: uno mirato a giovani adulti (età media 33 anni) chiamato STAND (Sedentary Time And Diabetes) e l’altro effettuato su persone più anziane (età media 63 anni) chiamato Walking Away from Diabetes. Rispettivamente 153 e 725 persone con un rischio superiore alla media di sviluppare il diabete hanno accettato di portare con sé uno strumento capace di quantificare il loro movimento fisico (chiamato accelerometro) e quindi i minuti di sedentarietà assoluta, nonché il tempo speso in movimento moderato o elevato e quello di non sedentarietà (movimento lieve ). I dati sono stati correlati a una serie di variabili, classiche indicatori dello stato cardiometabolico: l’Indice di massa corporea ( IMC o BMI), la glicemia a digiuno e a due ore da un carico di glucosio (OGTT), la quota di colesterolo HDL e la quota di trigliceridi nel sangue. È emerso che l’effetto positivo su queste variabili non è dato tanto dalla quantità di esercizio fisico moderato o elevato, quanto dalla percentuale di tempo passata in qualsiasi forma di movimento. Insomma è più importante ridurre la sedentarietà che intensificare lo sforzo per brevi periodi.

Henson J et al.
Associations of objectively measured sedentary behaviour and physical activity with markers of cardiometabolic health.
Diabetologia. 2013; 56(5):1012-20