Giornata Mondiale del Diabete, la Diabaino in diretta su Radio e Video Touring

Venerdì 13 novembre, alla vigilia della Giornata Mondiale del Diabete, la diabetologa dott.ssa Maria Antonella Ferraro e la presidente della Diabaino Vip-vip dello Stretto, Gabriella Violi, sono intervenute in diretta dagli studi di Radio Touring 104, in radiovisione sul canale 655 del DDT, nel corso della trasmissione “Voices”, condotta da Benvenuto Marra. Collegato via facebook, Stefano Garau, Press Leader e Team Leader di diabeticinsieme.it

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L’automonitoraggio

Nel mondo molti ricercatori e medici studiano ogni aspetto del diabete per scoprire nuovi approcci terapeutici o per valutare quelli esistenti. Ma non dobbiamo dimenticare come la ricerca si orienti anche sulle modalità di assistenza alla persona con diabete; per questi motivi il loro lavoro è seguito con grande attenzione dalle persone con diabete.

È infatti necessario dare risposte differenziate ai bisogni perché lo stesso approccio può funzionare con qualcuno o fallire con qualcun altro. La personalizzazione non è un concetto nuovo nell’ambito farmacologico, in cui si applica da tempo. Si tratta di estenderlo anche in Diabetologia, in cui la relazione tra team (medico infermiere nutrizionista) è alla base della gestione della malattia. Quello che è stato fatto, insieme ai centri di Diabetologia, e grazie ai risultati ottenuti, consente alle ASSOCIAZIONI di PAZIENTI di avvalorare ulteriormente le richieste alle Istituzioni, di una migliore assistenza.

Lo studio PRISMA va ben oltre la semplice validazione dell’autocontrollo, in quanto valuta i risultati di un modello di gestione del diabete, che comprende ‘educazione da erogare a tutti i soggetti e le modalità di esecuzione dell’automonitoraggio e dell’utilizzo del dato raccolto. Lo studio PRISMA permette di concludere che: L’AUTOMONITORAGGIO STRUTTURATO ha un’efficacia paragonabile a quella di un farmaco. Tutto questo può avere un impatto importante sul modo di lavorare di tutto il TEAM; l’automonitoraggio deve essere consapevole occorre motivare la persona aiutarla a capire che un valore non ottimale non va ne ignorato ne drammatizzato ma da la possibilità di mettere in evidenza e superare l’INERZIA TERAPEUTICA.

Chi gestisce il sistema sanitario lavora invece per semplificare senza considerare le conseguenze della patologia sulle persone e sulla società. Lo studio PRISMA può essere la leva per cambiare il modo di lavorare di tutti gli attori del processo di gestione del diabete, ma bisogna che esistano le condizioni in cui questo cambiamento possa verificarsi e dare i suoi frutti. Il diabete quale malattia cronica richiede continui cambiamenti e in tutto questo rientra la PRESENZA SENZA DUBBIO IMPORTANTE DEL’INFERMIERE DEDICATO IN DIABETOLOGIA.

Il Diabete è un esempio paradigmatico di malattia cronica ad elevatissimo impatto sociale e ad altissima diffusione nel mondo destinata ad aumentare nel prossimo futuro In ambito sanitario dunque, più che in altri, diventa essenziale una costante sinergia tra tutti i protagonisti pazienti, associazioni, personale DEDICATO specie e soprattutto in ambito diabetologico dove il paziente necessità di un costante e accurata approccio su tutte le indicazioni necessarie ad un corretto decorso della malattia evitando complicanze a breve e a lungo termine che diventano penalizzanti sul piano personale oltre che sociale…

Autocontrollo strutturato corretta somministrazione della terapia soprattutto insulinica , scelta e rotazione dei siti, controllo e gestione delle eventuali lipodistrofie spesso causa di un non corretto controllo glicemico aumento a dismisura delle dosi di insulina e valori di HbA1c non adeguati e dannosi perché causa di complicanze spesso invalidanti necessità di una corretta alimentazione legata ad una adeguata ed efficace attività fisica. Tutto carico di lavoro che l’infermiere di diabetologia affronta ogni giorno in ambulatorio senza che gli venga validato o tenuto in debita considerazione e non lasciando la possibilità all’infermiere che in ambito diabetologico deve essere DEDICATO, cioè formato preparato e consapevole del ruolo che gli spetta, di poter aiutare il paziente in modo costante ed assiduo a gestire la propria malattia quotidianamente con le indicazioni che solo un infermiere formato può dare, nell’ottica di fornire informazioni sempre aggiornate , consapevoli e mirate; capaci di ridurre al minimo le difficoltà che un paziente con patologia cronica deve affrontare quotidianamente.

Tutto questo concetto è stato ampiamente ribadito nel PIANO SANITARIO NAZIONALE SULLA MALATTIA DIABETICA…… il DISEASE- MANAGEMENT della malattia diabetica permette di migliorare il compenso glicemico. Il raggiungimento degli obiettivi di cura della malattia diabetica richiede la partecipazione attiva, con il consenso informato, del paziente all‘offerta di programma di diagnosi e cura, realizzati sulla base di attività di dimostrata efficacia nell’ambito di percorsi assistenziali in una rete integrata pluridisciplinare e pluriprofessionale organizzata e con l’adesione congiunta e responsabile del TEAM DIABETOLOGICO, ( medico infermiere dedicato dietista) dal medico di medicina generale e più in generale delle medicine territoriali.

L’assistenza integrata alle persone con diabete prevede l’apporto di un più ampio numero di figure assistenziali e, a questo scopo, e STRATEGICO IL LAVORO INTERDISCIPLINARE in TEAM; dove la componente più importante è la persona con DIABETE, che dovrebbe assumere un atteggiamento responsabile nei riguardi della propria malattia…

Lo stesso PIANO Nazionale sulla malattia diabetica proposto già nel 2013 dal MINISTERO DELLA SALUTE, pone come primo obiettivo di migliorare la capacità del SSN nell’erogare e monitorare i servizi basato sull’appropriatezza delle prestazioni erogate e degli obiettivi strategici in termini di: COINVOLGIMENTO DI TUTTI I PROFESSIONISTI E NON CONDIVISIONE DEI PDTA E DEFINIZIONE RUOLI E ATTIVITÀ UTILIZZAZIONE E ANALISI PERIODICA DI INDICATORI PERCORSI DI FORMAZIONE E VERIFICA PER IL PERSONALE MEDICO E INFERMIERISTICO CONDIVISIONE DI UN PROCESSO DI GESTIONE INTEGRATA.

Per cui, nell’ottica di una migliore gestione della malattia e nel fatto di poter garantire a tutti il soddisfacimento dei bisogni ed erogare la giusta assistenza per come previsto e per come necessario nell’ambito della gestione di una patologia cronica con diversi risvolti di carattere sociale. Si chiede quindi massima attenzione a quanto ribadito sopra e si chiede alle istituzioni a vario titolo di considerare la NECESSITÀ che venga DEFINITA e ISTITUZIONALIZZATA la figura Dell INFERMIERE DEDICATO in diabetologia, così come già da tempo esiste la figura del l’infermiere pediatrico e di sala operatoria e aggiungo di recente si sente parlare anche della necessità in un mondo che invecchia dell’infermiere di GERIATRIA.

Diabaino News – Artrite e diabete si curano insieme, arriva ‘terapie per due’

Sono circa 400.000 gli italiani che soffrono di artrite reumatoide, di questi quasi 55.000 devono fare i conti anche con il diabete di tipo 2. A favore di questi pazienti, arriva ora una svolta per semplificare la terapia con “una cura per due”. Artrite reumatoide e diabete, infatti, si possono curare insieme…

Diabaino News -Fumo: un farmaco anti-diabete combatte l’astinenza da nicotina

I ricercatori dell’universita’ di Camerino hanno scoperto che un farmaco, il pioglitazone comunemente usato per trattare il diabete di tipo 2, abolisce i segni caratteristici dell’astinenza da nicotina. Lo studio e’ stato appena pubblicato dalla rivista internazionale Journal of Neurosciences…

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Diabaino News – Diabete e glicemia alta, il dilemma di frutta e verdura: i cibi consigliati e da evitare

Quando si parla di fruttaverduralegumidiabete e glicemia alta, spesso ci si imbatte in opinioni contrastanti su quali alimenti è possibile mangiare senza pensieri, 27quali consumare con attenzione e quali evitare del tutto. Secondo un approfondimento pubblicato dalla Fondazione Veronesi, il segreto per conciliare il consumo di frutta e il diabete è selezionare quei frutti che contengono meno zuccheri…

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Diabaino News – Gli errori da non fare se rischi il diabete

Nel tentativo di mantenere costante la glicemia e di dimagrire per scongiurare il rischio di sviluppare il diabete non è infrequente commettere alcuni errori e cadere in una serie di trappole. «Essere troppo precipitosi, voler fare tutto subito, saltare i pasti sono le reazioni più comuni di chi è appena stato messo in guardia sul pericolo di andare incontro alla malattia» spiega Gabriele Riccardi, professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Ateneo Federico II di Napoli. Ecco che cosa non fare…

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Diabaino News – Malattia renale diabetica: interessati un milione e mezzo di italiani

Si è concluso lo scorso 2 ottobre a Rimini il primo convegno nazionale congiunto tra la Società Italiana di Nefrologia (SIN) e la Società Italiana di Diabetologia (SID), dal titolo “La Malattia Renale diabetica (DKD): Presente e Futuro dell’Approccio Integrato Nefro-Diabetologico”. Durante il convegno, tenuto in concomitanza del 60° Congresso Nazionale della SIN, è stato presentato un documento congiunto relativo alla malattia renale diabetica – o nefropatia diabetica – con lo scopo di rendere più efficaci il trattamento e la gestione di questa patologia grazie a una nuova alleanza tra specialisti diversi…

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Diabete News – Il burnout nei blog di persone con diabete 1

Si può parlare di burnout da diabete? In termini strettamente tecnici, probabilmente no, perché il burnout è definito come una patologia correlata al lavoro (di recente l’OMS l’ha inserito nell’International Classification of Disease, specificando proprio questa caratteristica).

Alcuni ricercatori hanno provato ad adattare questo costrutto ad un particolare stato vissuto dalle persone con diabete dal momento che il diabete e la cura del diabete possono causare un prolungato distress (lo stress negativo)…

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Diabaino News – NASCONO I #BORGHI DELLA SALUTE#

Nell’ambito dei Borghi della Salute, è emersa la volontà di creare un angolo della salute; i Borghi della salute sono un’opportunità per custodire e migliorare il più nobile patrimonio che ci appartiene: #LA SALUTE# La missione dei Borghi è quella non solo di tutelare la salute ma promuovere il BEN-ESSERE, di migliorare la qualità di vita attraverso il percorso cammina- salute!! In pratica si tratta di un percorso inedito alla scoperta di valori di un territorio dimenticato che la storia e i paesaggi evidenziano in tutta la loro bellezza. Primo esempio di una palestra a #cielo aperto# da percorrere con la lentezza di un procedere che non ha fretta perché vuole gustare tutto ciò che incontra per ridare alla Persona Umana, quella capace di riappropriarsi del linguaggio semplice ed umile che solo la natura è la creatività passata dell’uomo può esprimere. Nella realtà di oggi, con la moda della globalizzazione, e degli scambi tra le culture di tutto il mondo è possibile osservare come le odierne abitudini alimentari si siano distaccate dal contesto naturale in cui ciascuno esprime la sua vita e si assiste ad un deterioramento del valore terapeutico del cibo che sempre più spesso risulta essere fonte di DANNO per l’organismo umano ……… inducendo MALATTIA. Si può anche pensare #globale# ma le scelte alimentari devono restare # locali# I Borghi della salute nascono per un idea Illuminante del Dottor Marco Tagliaferri Diabetologo ma da sempre attento al benessere dell’individuo, inteso come benessere fisico, sociale, mentale ed ora anche Ambientale. I Borghi della Salute, come già dicevo, intendono essere spazi e luoghi in cui si realizzano azioni orientate a tutelare la salute, promuovere il Ben- essere, migliorare la qualità di vita. Ogni comunità dovrebbe a nutrire ogni coscienza nell’ambito delle scienze della salute e della vita, promuovendo iniziative finalizzate alla conquista della SALUTE e del ben- essere per ogni cittadino. Si tratta di dare valore ai comportamenti #giusti# per avviare una nuova CULTURA DELLA SALUTE in grado di rendere ogni persona SOGGETTO E PROTAGONISTA della propria SALUTE. Tali obiettivi si raggiungono solamente attraverso azioni mirate su: SANA ALIMENTAZIONE, corretta e sistematica attività fisica; la ripresa in carico delle nostre emozioni, il tutto in un ambiente PULITO ; si perché specificità dei Borghi non e solo far rivivere le bellezze storiche, architettoniche di un luogo e valorizzarli, non e solo riprendersi in mano antiche ricette, antichi sapori che nel rispetto di una sana alimentazione # DIETA MEDITERRANEA, non e favorire la cultura della salute fisica, ma e soprattutto rispetto del territorio inteso come assenza di inquinamento; e questo è possibile solo se si insegna da piccoli ad averne rispetto. Per cui smaltire in modo corretto non è sverzare nei corsi d’acqua sostanze inquinanti; avere rispetto e cura degli allevamenti è evitare quelli intensivi e dedicarsi ai piccoli allevamenti a terra e quindi mantenere un ETICA nel rispetto di tutti, che da un po’ di tempo abbiamo perso per rincorrere una VITA FRENETICA dove tutto l’incanto di una volta la magia dei colori, odori e sapori è stato intrappolato dalla globalizzazione delle grandi città I Borghi della salute intendono essere spazi e luoghi in cui si realizzano azioni orientate a tutelare la salute e a promuovere il Ben- essere fisico psichico e ambientale di conseguenza a migliorare la qualità della vita. Si tratta di dare un diverso valore ai comportamenti # giusti# orientati sulla eticità per iniziare, per far sì che la popolazione e chi amministra i piccoli Borghi o le piccole città sia orientato verso una nuova CULTURA della salute in grado di rendere il cittadino soggetto e protagonista , al contempo, della qualità della sua vita e della comunità in cui vive. Libero autonomi nei propri orientamenti ma responsabile nelle scelte fatte rendendo le persone consapevoli che # scelte etiche errate# producono danni alla salute, alla società tutta, e alla vita delle persone. La regola per i Borghi è: Il borgo vive se qualcuno lo alimenta. Ci sono angoli, storie, vissuti, culture e tradizioni che meritano di essere conosciuti per non essere dimenticati……… I BORGHI DELLA SALUTE diventano per cui una opportunità per enti pubblici e anche privati e per tutte le aziende che desiderano entrare a far parte di una RETE DI PRESENZA per custodire e migliorare il più nobile patrimonio che ci appartiene…… LA SALUTE. Giorno 13 ottobre si è tenuto presso il BORGO di Davoli dove sono il referente una giornata all’insegna del cammino con l’aiuto del gruppo fitwalking e della buona cucina con la degustazione di prodotti a km 0 autoctoni del territorio e cucinati secondo antica tradizione; allietando tutti i partecipanti con la CORALE DI DAVOLI e con brani egregiamente eseguiti dalla BANDA MUSICALE.

 

Luigia Milano

Diabaino News – Piccoli accorgimenti per il Colon irritabile

Ecco di seguito alcuni consigli, dei piccoli accorgimenti per chi soffre di Colon irritabile e gas intestinale:
Gli alimenti da evitare sono:
  • latte
  • dolcificanti (sorbitolo, fruttosio, …)
  • marmellata
  • frutta (in particolare pesche, pere e prugne)
  • verdura (cavoli, carciofi, spinaci, cipolla, rucola, cetrioli, sedano)
  • spezie
  • caffè
  • Coca Cola e bevande contenenti caffeina, tutte le  bibite gasate.
Occhio ad alimenti  a ricchi di sale (dadi per brodo, insaccati) perché in grado di stimolare la sete.
Fondamentale bere da sei a otto bicchieri di acqua naturale, importante, soprattutto se si ha la diarrea. Assumere bevande frizzanti come la Coca Cola, invece, può contribuire alla formazione di gas e causare gonfiore e dolore. Masticare il chewing gum e mangiare troppo in fretta, infine, può far inghiottire involontariamente l’aria e anche questo provoca la formazione di gas.
I pasti abbondanti possono causare crampi e diarrea, quindi se si consumano pasti piccoli e frequenti o se si riducono le porzioni, è possibile alleviare i sintomi dell’IBS.
Può essere utile anche consumare alimenti a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di carboidrati, come pasta, riso, pane e cereali integrali (se non si è affetti da celiachia), frutta e verdura.
Consigli per chi soffre della sindrome del colon irritabile
Cosa fare per salvaguardare il colon? Oltre a seguire  una terapia alimentate  si consiglia:
– Mangiare ad orari regolari e senza avere fretta.
– Evacuare sempre alla stessa ora (preferibile al mattino dopo la colazione, quando interviene un riflesso fisiologico).
– Praticare una moderata ma regolare attività fisica, bastano anche 15 minuti di camminata al giorno.
– Evitare l’uso eccessivo di farmaci lassativi
– Evitare di bere alcolici e di mangiare cibi troppo speziati.
Alimenti difficili da digerire e spesso causa di attacchi di colite:
– Evitare il consumo di latte e derivati, insaccati, fritti, fast food, alcolici e dolci,
– Non consumare i cibi troppo caldi o troppo freddi, che favoriscono i problemi dell’apparato digerente e il malassorbimento intestinale.
Gabriella Violi
Dietista