Due ponti sullo Stretto.

Nasce Pump Club dello Stretto Accu-Chek: una Pediatria universitaria e una Diabetologia territoriale collaborano strettamente per definire insieme un percorso di crescita della persona con diabete.

Il ponte che collega le due sponde dello Stretto di Messina è una realtà. Non è fatto di cemento, acciaio e cavi, ma non sono occorsi quarant’anni per progettarlo e costruirlo «ed è altrettanto utile, almeno per un importante gruppo di persone», commenta Mariantonella Ferraro responsabile del servizio di Diabetologia presso il polo sanitario territoriale di Gallico e quello di Polistena.
Il ‘ponte’ in questione si chiama Pump Club dello Stretto Accu-Chek e consiste in una doppia alleanza fra assistenza sanitaria calabrese e siciliana da una parte e fra la Pediatria di un Policlinico Universitario come quello di Messina e la Diabetologia territoriale della provincia di Reggio Calabria dall’altra.
Pump Club dello Stretto Accu-Chek parte da una realtà che vede da tempo moltissime persone calabresi con diabete seguite dall’èquipe del Dipartimento di Pediatria del Policlinico universitario di Messina, diretto dal professor Filippo De Luca. Arrivati a una certa età, i pazienti devono essere seguiti dalla struttura ‘degli adulti’. E a quel punto si indirizzano verso una struttura più vicina a casa. «Il passaggio del paziente dal Centro di diabetologia pediatrica al Centro di diabetologia ‘degli adulti’ è sempre un momento difficile», afferma Fortunato Lombardo, responsabile del Centro di Diabetologia pediatrica del Policlinico universitario di Messina, se il paziente usa il microinfusore, il problema in parte si semplifica, in parte si complica, «si tratta infatti di un paziente che dispone per forza di cose di un alto livello di educazione e di autonomia, ma d’altra parte il Pediatra vorrebbe esser certo che il suo paziente sarà seguito da una équipe che ha pratica nell’utilizzo della terapia con microinfusore».
Il giovane con diabete a sua volta teme un po’ il passaggio da una realtà che conosce bene, a una ignota. Pump Club dello Stretto Accu-Chek vede lavorare in stretta collaborazione la Pediatria messinese con diverse realtà della diabetologia degli adulti calabrese. «Fra la realtà della pediatria e la nostra ci deve essere contiguità e continuità», sottolinea Mariantonella Ferraro, «sul piano umano prima ancora che burocratico-assistenziale. Importa poco che sull’intestazione della ricetta o della cartella clinica ci sia il marchio della regione Calabria o di quella Siciliana, importa invece che Team pediatrico e Team degli adulti siano partner nella definizione di un percorso che aiuti i giovani a divenire adulti responsabili, informati ed educati nel gestire una patologia cronica dalla quale non si guarisce ma che si può curare e renderli liberi di vivere con il diabete senza discriminazione alcuna», afferma la Ferraro, coordinatore regionale delle associazioni che fanno parte della Fand Calabria.
Sembra ovvio, ma ovvio non è «nella realtà dei fatti le collaborazioni strutturate fra pediatri e diabetologi degli adulti sono l’eccezione, non la regola». E questa è la prima volta che una collaborazione stretta viene instaurata fra centri che appartengono a due Regioni diverse; la prima volta che avviene nel corso di incontri non solo aperti ai pazienti ma nei quail i pazienti sono protagonisti e da ultimo, la prima volta che un Centro universitario collabora così strettamente con un ambulatorio territoriale, due strutture che in teoria dovrebbero trovarsi agli estremi opposti.
«La realtà che ho trovato nei Team di Gallico e Polistena dimostra che oggi un ambulatorio può avere un team che, per ampiezza e competenza non ha nulla da invidiare, a quelli di una struttura di terzo livello come un ospedale universitario», commenta Lombardo.
Promosso da Diabaino Vip Vip dello Stretto, una Associazione affiliata Fand con sede a Reggio Calabria che riesce a raccogliere soci su entrambe le sponde dello stretto, e non solo, il Club è nato ufficialmente il 10 ottobre durante un incontro organizzato sulla sponda calabra ma a pochi passi dal traghetto che unisce Villa San Giovanni a Messina, alla presenza del professor De Luca, del responsabile del team messinese Lombardo, di tutto il team dei due ambulatori diretti dalla Ferraro, di circa 50 persone con il microinfusore, dai 4 ai 65 anni, e del Direttore generale della Asl 11 calabrese.
Hanno partecipato anche il coordinatore scientifico della Diabaino Vip di Gallico, Alessio Rosato; la diabetologa Achiropita Pucci, responsabile scientifica della Diabaino di Acri e Olga Misiti responsabile scientifico della DiaBelvedere. Incontri come questi si tengono ormai da anni sotto l’egida dell’associazione Diabaino, «e altri incontri avvengono nell’ambito dei soggiorni educativi», ricorda la Ferraro, che è nata a Messina ma vive da tempo dall’altra parte dello Stretto, «spesso realizzati insieme, proprio per dare forma a quella continuità di rapporto all’interno della quale avviene lo sviluppo della persona», conclude, «e per persona non intendo solo il paziente ma anche noi medici».
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