Diabaino News – Per una corretta tecnica d’iniezione d’insulina

L’educazione terapeutica rappresenta uno degli strumenti più efficaci nel sostegno alla gestione consapevole e responsabile della malattia per la persona con il diabete. Essa rappresenta un processo continuo, dinamico e incentrato sui bisogni della persona. Il continuo progredire delle tecnologie ha portato il paziente a profonde trasformazioni in termini di miglioramento della qualità di vita. Una corretta tecnica è essenziale per garantire una ottimale azione dell’insulina. Per una corretta tecnica è necessario effettuare la giusta scelta dell’ago, la rotazione dei siti di inoculo, la conservazione dell’insulina e la procedura di inserimento dell’ago nel sottocute.

L’insulina va iniettata nel tessuto sottocutaneo integro, evitando quindi di andare nel derma, nel tessuto muscolare o ancor più in zone lipoipertrofiche e lipoatrofiche. L’iniezione intramuscolare può comportare un assorbimento talmente rapido da causare #ipoglicemie# severe. L’azione dell’insulina non è influenzata dalla profondità con cui viene iniettata sempre che parliamo di sottocute. I siti più raccomandati sono: addome , cosce, glutei e braccia

L’iniezione con penna e l’uso dell’ago da 4 mm (lunghezza)e 32 G (diametro dell’ago) inserito in modo perpendicolare alla superficie, garantisce un assorbimento ottimale dell’insulina per tutti i pazienti obesi e non e non deve essere assolutamente utilizzata la tecnica del pizzicotto. Solo nei bambini al di sotto dei sei anni se in terapia multi iniettiva con l’utilizzo delle penne è possibile fare l’iniezione attraverso una piccola plica cutanea per evitare che inavvertitamente l’insulina venga fatta in intramuscolo e causare così fenomeni di variabilità glicemica. Per ciò che riguarda il diabete gestazionale o insulino – trattate in gravidanza l’ago da 4 mm va usato come prima scelta, visto l’assottigliarsi dello strato adiposo addominale.  Gli analoghi rapidi dell’insulina e gli analoghi basali (insulina lenta) possono essere iniettati in qualunque sito (addome, cosce, braccia) perché il loro assorbimento non è sito dipendente; purché tra l’ultima somministrazione della rapida la sera e l’iniezione della lenta passino almeno un paio di ore. Invece, l’insulina umana regolare va iniettata preferibilmente in corrispondenza della superficie addominale. La mancata rotazione dei siti può comportare la formazione di lipodistrofie; esiste inoltre una stretta correlazione tra riutilizzo dell’ago e formazione delle stesse poichè l’ago utilizzato più volte perde la sua specificità e provoca microtraumj ripetuti dovute alle alterazioni strutturali che l’ago subisce.

L’iniezione dell’insulina dove presente la lipodistrofia ne modifica la farmacocinetica e la farmacodinamica provocando un assorbimento imprevedibile e variabile della stessa peggiorando così il quadro glico- metabolico del paziente. Per cui è compito del team Diabetologo suggerire ed educare il paziente su corretta somministrazione e corretta rotazione dei siti. La corretta rotazione comporta non solo un completo utilizzo dei siti ma soprattutto un miglior compenso in termini di abbassamento dei valori della Emoglobina Glicosilata che comporta oltremodo di evitare l’insorgenza delle complicanze micro e macro vascolari legati alla malattia. Per questo è compito del team affrontare sempre con il paziente l’argomento #educazione strutturata al fine di valutare sempre la conoscenza del paziente. L’azione educativa non può prescindere da una valutazione di aderenza alla cura verificando spesso con dei” Recall” la conoscenza e l’aderenza a quanto consigliato dal team di diabetologia. Il team Diabetologico ha il compito di registrare e valutare l’evoluzione delle conoscenze del paziente organizzando ove necessario corsi di apprendimento continuativi nel tempo.

I.P. Luigia Milano

 

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