Un soggiorno per due.

L’Associazione Diabetici Valdarno ha organizzato il suo primo soggiorno educativo insieme alla calabrese Diabaino, che ha una lunga esperienza in materia. Un incontro fra esperienze, approcci e culture diverse che ha interessato i soci dei due sodalizi e i diabetologi coinvolti.

Capita che un campo scuola sia organizzato da due associazioni, un po’ per raggiungere una massa critica, un po’ per dividere le spese e le fatiche dell’organizzazione. Il soggiorno educativo in joint venture organizzato il 21-24 aprile dalla Associazione Diabetici Valdarno è stato però qualcosa di speciale.
Nei campi scuola ‘a due’ partecipano generalmente associazioni o Servizi di diabetologia territorialmente contigui o simili per tipologia. «In questo caso invece ci ha interessato proprio il contratso, la differenza, la novità» afferma Paolo Magrini, presidente della Adv e organizzatore dell’iniziativa che si è tenuta in un elegante agriturismo in mezzo ai boschi tra la Valdarno e il Chianti. Ospiti dei toscani una ventina tra giovani adulti, ragazzi e bambini di Diabaino Vip Vip dello stretto. Neanche il fascino della bellissima location, le passeggiate nei boschi ricchi di caprioli e lepri, i paesi ricchi d’arte e nemmeno la piscina hanno scalfito la forza di volontà dei circa 40 partecipanti che hanno seguito un fitto calendario di interventi educativi che hanno coperto ogni aspetto della terapia del diabete con un accento particolare sul microinfusore.
Lo staff medico a disposizione era infatti ricchissimo. Ospite lo staff del Servizio di Diabetologia dell’ospedale di Arezzo (il responsabile Dott. Paolo Vagheggi, la caposala Rosetta Nocciolini, l’infermiera Stefania Fanelli e la dietista Tiziana Vetralla), Sonia Toni responsabile del servizio di diabetologia pediatrica dell’ospedale Meyer di Firenze, Centro di riferimento regionale e lo staff medico che ormai da tempo accompagna i soggiorni educativi di Diabaino, la responsabile del Servizio di diabetologia territoriale della Asl 11 nei poli di Gallico e Polistena Maria Antonella Ferraro, la dietista e presidente dell’associazione Gabriella Violi. Due diabetologhe calabresi, Achiropita Pucci e Tata Russo e due primari dell’IRCCS Auxologico di Milano, sede di Piancavallo: l�endocrinologo Eros Barantani e lo pneumologo Alberto Salvadori.
Come è tradizione nei campi scuola, molte domande sono state poste durante le ore di ‘aula’ ma ancora di più a pranzo, durante le pause dei lavori o nelle due gite al santuario della Verna e nella città di Arezzo. Dal punto di vista degli organizzatori comunque l’aspetto più interessante è stato dato dalla scelta di ‘ibridare’ l’iniziativa.
Nata nel 1998 l’Associazione diabetici Valdarno ha organizzato manifestazioni di ogni tipo: giornate di informazione su diversi aspetti del diabete e delle complicanze, gite di un giorno e viaggi in Italia e all’estero. «Di tutto insomma, ma mai un campo scuola. Un settore nel quale invece Diabaino ha una ricca esperienza. Noi abbiamo sempre seguito con interesse le iniziative di Diabaino», racconta Magrini che fa parte del Comitato direttivo di Diabete Forum, «quando Renato Saggiorato, editore di libri e riviste sul diabete e nostro amico, mi ha proposto di conoscerli direttamente ho risposto con entusiasmo e dopo aver visto come lavoravano ho proposto loro questa ‘scommessa’». L’Associazione Diabetici Valdarno, 600 soci e una presenza radicata nel fitto tessuto del volontariato nella zona intorno a Montevarchi (tessuto del quale Magrini è punto di riferimento a livello regionale) è abituata a un dialogo costruttivo e di rispetto reciproco con la Regione e a rapporti definiti con l’ambulatorio locale. Tutto il contrario di Diabaino
che è quasi una cosa sola con il Team diabetologico e spesso si sente isolata invece nel dialogo cone le altre istanze del territorio.
Lo stile della associazione calabrese, caratterizzata da una età media giovane, una leadership carismatica e un modo di fare, soprattutto in apparenza fuori dagli schemi, faceva un contrasto con i posati, cauti e più anziani soci della Adv. Col passare delle ore si vedeva però una osmosi. I giovani calabresi divenuti più prudenti e disciplinati ascoltavano ore di interventi senza muoversi dalle sedie. I toscani incuriositi dalle novità divenivano più scherzosi giocavano con i bimbi calabresi, diversi dei quali orgogliosi portatori di microinfusore. L’iniziativa, finanziata da diverse aziende fra le quali Roche Diagnostics che ha inviato un suo esperto per presentare Smart Pix, ha avuto tra gli ospiti Roberto Cocci, presidente di Diabete Forum e della Federazione toscana delle associazioni fra persone con diabete.

Da Modus on line