Diversi tipi di diabete

Lo stesso nome: ‘diabete’ o ‘diabete mellito’ viene dato a condizioni diverse con un solo punto in comune: l’iperglicemia. La più frequente è il diabete di tipo 2 ma non meno importanti sono il diabete di tipo 1, quello gestazione e quelli ‘intermedi’ fra 1 e 2.

Si dà il nome diabete o diabete mellito a tutte le situazioni in cui si registra una iperglicemia, vale a dire in cui la glicemia supera i 110 mg/dl a digiuno o 140 mg/dl a due ore da un pasto. In pratica con il diabete il glucosio invece di entrare subito nelle cellule, ‘ristagna’ nel sangue erodendo e infiammando le pareti delle arterie e dei capillari. Nella persona che non ha il diabete l’insulina, prodotta dal pancreas minuto per minuto nella quantità appropriata, permette al glucosio di entrare nelle cellule.
 Diabete di tipo 2

La forma più frequente di diabete è detta diabete di tipo 2 (in sigla DM2 o T2DM), in passato definita erroneamente ‘diabete dell’anziano’ o ‘diabete alimentare’ . In Italia probabilmente oltre 4 milioni di persone hanno il diabete di tipo 2 anche se solo 3 milioni lo sanno. Nel diabete di tipo 2 in una prima fase è necessaria sempre più insulina per far entrare il glucosio nelle cellule. In una seconda fase il pancreas fatica a ‘star dietro’ a questa sovrapproduzione e rilascia meno insulina del necessario. In questa fase si può ‘aiutare’ il processo sia riducendo l’insulinoresistenza (la ‘sordità’ all’insulina delle cellule) sia aiutando il pancreas a produrre le quantità necessarie. Perdere peso alimentarsi in maniera corretta e fare esercizio fisico ottengono risultati rilevanti (più degli stessi farmaci). In una seconda fase (così come alla diagnosi peraltro) può essere corretto affiancare all’insulina prodotta dal pancreas dell’insulina iniettata.
 

Diabete gestazionale

Il diabete gestazionale o gravidico è una forma di diabete di tipo 2 che interviene nella seconda metà o nel trimestre finale della gravidanza. Il diabete gestazione può essere curato solo con l’insulina (unico farmaco ‘sicuro’ in gravidanza). Sembra sparire poche ore dopo il parto. In realtà le donne con diabete gestazione hanno una fortissima probabilità di sviluppare il diabete negli anni o nei decenni seguenti in mancanza di apposite strategie di prevenzione.
 

Diabete secondario

Il diabete può insorgere a seguito di malattie o terapie che colpiscono la produzione di insulina da parte del pancreas o che aumentano molto la resistenza all’insulina. Se la terapia è temporanea il diabete secondario potrebbe regredire una volta terminata la terapia. Chi ha sviluppato un diabete secondario però ha molte più probabilità di sviluppare in futuro un diabete di tipo 2 ‘normale’ anche in assenza della terapia.
 

Diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1 (in sigla DM1 o T1DM), in passato definito erroneamente ‘diabete giovanile’, è una forma di diabete non troppo rara (circa 100 mila casi in Italia) che esordisce nella prima parte della vita (tra i 2 e i 25 anni). Si tratta di una malattia autoimmune: il sistema immunitario distrugge velocemente le cellule che producono insulina. La persona colpita deve quindi assumere dall’esterno tutta o quasi tutta l’insulina di cui ha bisogno in modo da averne a disposizione sempre la giusta quantità.
 

Forme intermedie

Esistono alcune forme di diabete di origine autoimmune come il diabete di tipo 1 nelle quali la persona mantiene una residua produzione di insulina. L’evoluzione della malattia è quindi simile per certi aspetti al diabete di tipo 2. Queste forme caratterizzate da una evoluzione rapida insorgono in ogni fase della vita e sono difficili da diagnosticare con precisione ma sarebbero secondo alcuni studi molto frequenti (molte volte più frequenti del diabete di tipo 1)

da Diabete Italia